Antologia di vari testi sul Futurismo del 1917, Noi futuristi raccoglie alcuni manifesti politici, ma anche scritti sull’arte, la letteratura, la musica, l’architettura, la scienza, il teatro e la cinematografia, la pittura dei suoni, rumori e odori, la guerra.
I manifesti pubblicati sono firmati da Marinetti, Boccioni, Carrà, Russolo, Balilla Pratella, Sant’Elia, Corra, Settimelli, eccetto due che riportano un generico “AA.VV.”:
- “La scienza futurista”: redatto da Bruno Corra, Arnaldo Ginna, Remo Chiti, Emilio Settimelli, Mario Carli, Vieri Nannetti, Oscar Mara (Attilio Franchi).
- “La cinematografia futurista”: redatto da Marinetti, Bruno Corra, Emilio Settimelli, Arnaldo Ginna, Giacomo Balla, Remo Chiti.
Noi futuristi contiene testi del periodo 1912-1917, con un testo inedito iniziale del 1917, “Il Futurismo”.
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Incipit di Noi futuristi
Il futurismo
Poiché un passato illustre schiacciava l’Italia e un avvenire infinitamente più glorioso ribolliva nel suo seno, appunto in Italia, sotto il nostro cielo troppo voluttuoso, l’energia futurista doveva nascere, sei anni fa, organizzarsi, canalizzarsi, trovare in noi i suoi motori, i suoi apparecchi di illuminazione e di propagazione. L’Italia, più di qualunque altro paese, aveva un bisogno urgente di futurismo, poiché moriva di passatismo. L’ammalato inventò il proprio rimedio. Noi siamo i suoi medici occasionali. Il rimedio vale per gli ammalati di ogni paese.
Il nostro programma immediato è di combattimento accanito contro il passatismo italiano sotto tutte le sue forme ripugnanti: archeologia, accademismo, senilismo, quietismo, vigliaccheria, pacifismo, pessimismo, nostalgia, sentimentalismo, ossessione erotica, industria del forestiero, ecc. Il nostro nazionalismo ultra-violento, anticlericale, antisocialista e antitradizionale si fonda sul vigore inesauribile del sangue italiano e lotta contro il culto degli avi che, ben lungi dal cementare la razza, l’anemizza e l’imputridisce. Ma supereremo questo programma immediato già realizzalo (in parte) in sei anni di battaglie incessanti.
Il futurismo, nel suo programma totale, è un’atmosfera d’avanguardia; è la parola d’ordine di tutti gli innovatori o franchi-tiratori intellettuali del mondo; è l’amore del nuovo; l’arte appassionata della velocità; la denigrazione sistematica dell’antico, del vecchio, del lento, dell’erudito e del professorale; è un nuovo modo di vedere il mondo; una nuova ragione di amare la vita; un’entusiastica glorificazione delle scoperte scientifiche e del meccanismo moderno; una bandiera di gioventù e di forza, di originalità ad ogni costo; un colletto d’acciaio contro l’abitudine dei torcicolli nostalgici; una mitragliatrice inesauribile puntata contro l’esercito dei morti, dei podagrosi e degli opportunisti, che vogliamo esautorare e sottomettere; è una cartuccia di dinamite per tutte le rovine venerate.
La parola futurismo contiene la più vasta formula di rinnovamento; quella che, essendo ad un tempo igienica ed eccitante, semplifica i dubbi, distrugge gli scetticismi e raduna gli sforzi in una formidabile esaltazione.
- Noi futuristi
- Quintieri Editore
- 1917
- 133 pagine
- Lire 1,70
- Il futurismo, di F.T. Marinetti (1917)
- Letteratura futurista, di F.T. Marinetti
- Manifesto tecnico della letteratura futurista (1912)
- Splendore geometrico e meccanico (1914)
- L’immaginazione senza fili (1913)
- Il futurismo politico, di F.T. Marinetti
- Primo manifesto politico (1909)
- Secondo manifesto politico (1911)
- Terzo manifesto politico (1913)
- Il dinamismo plastico, di U. Boccioni (1913)
- La pittura dei suoni, rumori e odori, di C. Carrà (1913)
- La musica futurista, di F. Balilla Pratella (1910)
- L’arte dei rumori, di Luigi Russolo (1913)
- L’architettura futurista, di A. Sant’Elia (1914)
- Il teatro di varietà, di F.T. Marinetti (1913)
- Pesi, misure e prezzi del genio artistico, di B. Corra, E. Settimelli (1914)
- Il teatro futurista sintetico, di F.T. Marinetti, B. Corra, E. Settimelli (1915)
- La scienza futurista, di AA.VV. (1916)
- La cinematografia futurista, di AA.VV. (1916)
- Il futurismo e la guerra, di F. Balilla Pratella (1915)
- Il futurismo e la conflagrazione, di F.T. Marinetti (1917)