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Il nuovo secolo e l’inizio della carriera letteraria

Tra il 1898 e il 1900 Marinetti inizia a dedicarsi alla letteratura, pubblicando su varie riviste: «Anthologie-Revue», la rivista fiorentina «Il Marzocco», «La Plume», «La Vogue», «La Revue blanche» – in cui compare, nel numero dell’agosto 1900, “Les émeutes milanaises de 1898”, che descrive appunto le rivolte milanesi –, «Mercure de France».

È a Milano il 27 gennaio 1901, al Grand Hotel et de Milan, per rendere omaggio alla salma di Giuseppe Verdi. Probabilmente è in quell’anno che Marinetti conosce Paolo Buzzi1.

Morte della madre. Il primo libro pubblicato

La Conquête des Étoiles L’anno successivo muore la madre Amalia. Quell’anno pubblica il suo primo libro, il poema epico La Conquête des Étoiles (La Conquista delle Stelle) con Éditions de la Plume di Parigi, recensito il 28 agosto dello stesso anno su «L’Italia del Popolo».

Marinetti ricorda l’evento nella Grande Milano tradizionale e futurista:

Ebrietà spasmodica dei polpastrelli nello sfogliare palpare questa mia prima opera letteraria stampata sopra una spessa carta resistente che emana un buon odore di ottimo companatico lievemente acidulo e di spiritualissimo asfalto parigino
La copertina di cartone ha una sua profondità di porto di mare verdone quando ritti sulla passerella si entra con un corteo vivace di stelle di indirizzi di cari amici2

La seconda rivista fondata da Marinetti

Nel 1903 pubblica in francese D’Annunzio intimo (nel frontespizio il titolo compare in francese, “Gabriele d’Annunzio intime”) con le Edizioni del Giornale “Verde e Azzurro”.

DestructionDel 1904 sono La Momie sanglante, con Édition du journal “Verde e Azzurro” di Milano (il testo è del 1903), e il poema lirico Destruction, con l’editore Libraire Léon Vanier di Parigi.

Nel 1905 fonda a Milano, insieme a Sem Benelli3 e Vitaliano Ponti4, la rivista letteraria «Poesia», il cui primo numero esce a febbraio. Il 20 giugno pubblica la tragedia satirica in quattro atti Le Roi Bombance (Re Baldoria), il cui titolo originale era Les Marmitons sacrés5 (titolo del 1901), con Société du Mercure de France di Parigi.

3 funerali, un incidente e un arresto

Il 18 febbraio 1907 si reca a Bologna per i funerali di Giosuè Carducci. Marinetti gli dedica uno scritto nella sua rivista «Poesia»: “Les funérailles d’un Dieu. Giosuè Carducci”, che compare nel numero quadruplo ottobre-novembre-dicembre-gennaio 1906-1907.

Quello stesso anno muore il padre. Così lo ricorda il poeta nella Grande Milano:

Ti rivedo e risento mio amato padre Enrico Marinetti nella tua prodigiosa forza di avvocato pensatore vedovo capace di tentare un nuovo sposalizio

I tuoi potenti lobi frontali si sporgono sulla vita e vogliono accendersi a guisa di proiettori6

Il 4 giugno 1908 è a Parigi in occasione della traslazione delle ceneri dello scrittore Émile Zola nel Panthéon, a cui partecipano il Presidente della Repubblica Armand Fallières e il Capo del Governo Georges Clemenceau.

Marinetti definisce Zola il “grandissimo scrittore d’origine italiana” (il padre Francesco era un ingegnere veneziano), ammirandolo come l’artista che si liberò del passatismo. Questo mese esce Les dieux s’en vont, d’Annunzio reste (E. Sansot & C.ie, Parigi), illustrato dai disegni a penna del pittore italiano Ugo Valeri.

A luglio pubblica La Ville charnelle (Lussuria-Velocità), una raccolta di poesie e poemetti, con E. Sansot & Cie di Parigi.

Il 15 ottobre si capovolge con la sua Isotta Fraschini (appena acquistata) a Milano, in via Domodossola, e viene salvato da alcuni operai. Ne parla perfino il «Corriere della Sera», nella cronaca, il 16 ottobre.

Isotta Fraschini
L’auto di Marinetti finita in un fosso. Beinecke Rare Book and Manuscript Library, Series VIII. Photographs. MARINETTI PHOTOGRAPHS. General, Box 49 | Folder 1937.

A dicembre Marinetti è a Trieste, dove depone «una corona rossa al funerale della madre di Oberdan»7, poi tiene un discorso alla Società Ginnastica, difendendo gli studenti che furono uccisi per aver manifestato a Vienna a favore di un’università italiana a Trieste. In seguito ai tumulti scoppiati, Marinetti viene arrestato a Trieste.

1 Paolo Buzzi (1874–1949), poeta e scrittore futurista e uno dei firmatari del Manifesto del Futurismo.

2 La grande Milano tradizionale e futurista, Mondadori, 1969, p. 62.

3 Sem Benelli (1877–1956), poeta e drammaturgo.

4 Vitaliano Ponti (1874–1956), poeta, collaborò con diversi giornali non ancora ventenne.

5 Un altro titolo, del 1905, fu Le Roi des rues chaudes.

6 La grande Milano tradizionale e futurista, cit., p. 58. Guglielmo Oberdan (1858-1882) tentò di assassinare l’imperatore Francesco Giuseppe, ma fu scoperto e arrestato e infine impiccato il 20 dicembre 1882.

7 “Il Futurismo e la Guerra. Cronaca sintetica di Balilla Pratella” in Futurismo e Fascismo, Franco Campitelli editore, 1924, p. 227.