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Gli anni Trenta e la guerra d’Etiopia

Il 20 febbraio 1930 esce la raccolta Novelle colle labbra tinte (Mondadori, Milano). Quest’anno Marinetti è insignito della Legion d’Onore francese e ottiene l’onorificenza del Gran Cordone dell’Ordine della Corona di Romania.

All’inizio del 1931 Marinetti pubblica le parole in libertà Spagna veloce e toro futurista (Giuseppe Morreale Editore, Milano). Durante l’anno escono anche il romanzo Il club dei simpatici (Hodierna Editrice, Palermo), l’opera teatrale Simultanina (divertimento futurista in 16 sintesi), con bozzetti di Benedetta Cappa, la cui prima viene data il 9 maggio, e Il paesaggio e l’estetica futurista della macchina (Casa editrice “Nemi”, Firenze), conferenza di Marinetti tenuta al Lyceum di Firenze il 21 gennaio 1931.

Del mese di marzo è l’opuscolo Santopalato per pubblicizzare la Taverna Futurista Santopalato di via Vanchiglia 2 a Torino, che contiene un’introduzione alla cucina futurista di Marinetti e una serie di piatti ideati da Fillia (Luigi Colombo), Saladin, Diulgheroff, Prampolini e Mino Rosso.

Il tema gastronomico funziona e nel 1932, insieme a Fillia, Marinetti dà alle stampe La cucina futurista (Sonzogno, Milano).

Il 20 settembre nasce la terza figlia, Luce.

Nel 1933 Marinetti si trova in Grecia e in Turchia per una serie di conferenze. Escono i Poemi simultanei futuristi (Casa d’Arte, La Spezia), Il fascino dell’Egitto (Mondadori, Milano) e il “Manifesto della radia”, assieme a Pino Masnata, pubblicato il 22 settembre sulla «Gazzetta del Popolo», successivo al II Congresso nazionale futurista tenutosi nel giugno precedente a Milano.

Marinetti alla radio

L’interesse per le trasmissioni radiofoniche era nato in Marinetti già qualche anno prima, quando declamò, il 6 gennaio 1929, la sua poesia “Bombardamento di Adrianopoli”.

In occasione dell’ammaraggio di Italo Balbo con gli idrovolanti Savoia-Marchetti S55 TA (Trasvolate Atlantiche, poi ribattezzati S55 X per il Decennale) alla foce del Tevere, il 12 agosto 1933, Marinetti fa da radiocronista. Italo Balbo aveva effettuato la trasvolata dell’Oceano Atlantico per la Crociera aerea del Decennale della fondazione dell’Arma Aeronautica, partendo da Orbetello il 1° luglio e, toccando varie tappe (fra cui Amsterdam, Reykjavik, Montreal, Chicago, New York, Lisbona), ammarando infine a Ostia.

Nel 1934 Marinetti firma, assieme a Ginna, il “Manifesto del naturismo futurista”. Partecipa inoltre alla campagna per la lotta contro la tubercolosi.

È del 10 maggio 1935 L’aeropoema del Golfo della Spezia (Mondadori, Milano), che riporta sul frontespizio “Vincitore nella sfida ai poeti d’Italia (Festa del Premio di pittura “Golfo della Spezia”, settembre-ottobre 1933-XI)”.

Marinetti lo dedica al “genio futurista di Benedetta”. Nell’introduzione, che intitola “Decollaggio”, scrive di averne corretto le prime bozze «con la prua del motoscafo dell’Ammiragliato sulla carta verde patinata d’oro del mare di Lerici poi colle eliche d’un trimotore a 3000 metri sulle Alpi Austriache»1 e le seconde «in un palco del teatro della Spezia dove vati scartati dalla giuria nella mia sfida ai poeti d’Italia aizzavano marinai scaricatori studenti e i trogloditici passatisti a centuplicare l’odio fossile della terra contro l’imponderabile volante luce della Poesia»2.

Ancora in guerra

Il 3 ottobre 1935 scoppia la guerra d’Etiopia. Poteva mancarvi Marinetti? Il 22 ottobre il poeta combattente parte volontario, inquadrato come Centurione della Milizia fascista. La sua divisione è la “28 Ottobre”, a cui nel 1937 dedicherà un poema.

Marinetti a Tembien
Marinetti e il Generale Umberto Somma all’inaugurazione del mercato di Abbi-Addi (Tembien). Beinecke Rare Book and Manuscript Library, Series VIII. Photographs. MARINETTI PHOTOGRAPHS. Ethiopia, Box 51 | Folder 1954.

Marinetti partecipa alla battaglia di Passo Uarieu del gennaio 1936, di cui parlerà in varie opere.

Marinetti biografo. Marinetti poeta

Nel 1936 conosciamo un Marinetti biografo. Nell’agosto esce il saggio biografico Notari scrittore nuovo (Società anonima Notari, Villasanta) sul giornalista e scrittore Umberto Notari (1878-1950), che Marinetti, nella sua prefazione, definisce «ingegno alto forte scattante e luminoso che fiancheggiava il movimento futurista con una sua virile azione pratica di patriottismo inventivo e coraggioso»3.

Il 15 novembre esce il breve saggio L’originalità napoletana del poeta Salvatore Di Giacomo (1860-1934) per Casella Editore di Napoli, poeta che per Marinetti «brilla per il fuoco profondo ch’egli accende nei suoi contemporanei, fuoco musicale che varca le frontiere e diventa concerto universale»4.

Le pubblicazioni del 1937 sono tre e tutte all’insegna della poesia. Il 15 febbraio esce Il poema africano della Divisione “28 ottobre” (Mondadori, Milano) e ad aprile il volumetto La tecnica della nuova poesia, estratto dalla rivista «Rassegna nazionale», in cui Marinetti spiega come siano nate le parole in libertà e quali siano i tre tipi di paroliberismo. Il 20 novembre pubblica Il poema del vestito di latte, illustrato da Bruno Munari (1907-1998), a cura dell’ufficio propaganda della Snia viscosa (Tipografia Esperia, Milano).

1938. Addio a d’Annunzio. Le leggi razziali

Il 1° marzo 1938 l’Italia perde il suo Vate. Marinetti, nell’uniforme di accademico d’Italia, partecipa ai funerali di d’Annunzio.

I due poeti si erano incontrati l’ultima volta al Vittoriale il 10 febbraio, quando Marinetti gli fece dono di una scultura, un doppio comando di un bimotore Caproni innestato sulla sua leva d’acciaio, con dedica.

Il 1938 è anche l’anno delle leggi razziali, che Marinetti e Benedetta Cappa avversano. Marinetti non concorda neanche con l’alleanza con la Germania. Quest’anno il poeta, insieme ad altri accademici, entra in una commissione che ha il compito di purgare l’editoria, escludendo autori stranieri ed ebrei. Marinetti si limita invece agli autori marxisti.

Il 7 settembre la «Gazzetta del Popolo» pubblica “Il Manifesto futurista della Ceramica e Aereoceramica” e il 17 settembre esce Il poema di Torre Viscosa (Officine Grafiche Esperia, Milano), a cura dell’ufficio propaganda della Snia viscosa.

In un manoscritto conservato alla Beinecke Rare Book and Manuscript Library si leggono i primi titoli che il poeta aveva dato al suo poema: “L’aeropoema dei canneti vinti eroici” e “L’aeropoema dei canneti divorati”, depennati a favore del titolo con cui fu pubblicato.

Del 1939 sono Il poema dei sansepolcristi (Tip. del Popolo d’Italia), il romanzo Patriottismo insetticida (Mondadori, Milano) a settembre, rivisitazione del precedente Il club dei simpatici del 1930, e il manifesto “Il romanzo sintetico”, che appare su «Il Giornale d’Italia» il 24 dicembre.

1 L’aeropoema del Golfo della Spezia, p. 9.

2 Ivi, pp. 9-10.

3 Notari scrittore nuovo, p. 24.

4 L’originalità napoletana del poeta Salvatore Di Giacomo, p. 5.