Vai ai contenuti Skip to footer

Poesia

La rivista «Poesia» – il cui primo numero, uscito nel febbraio 1905, è dedicato a Giosuè Carducci e apre con un componimento di d’Annunzio tratto dalla tragedia “La nave” – fu una rassegna internazionale diretta inizialmente da Marinetti, Sem Benelli e Vitaliano Ponti.

A partire dal numero 6-7-8 di luglio-settembre 1906 la rivista fu diretta solo da Marinetti.

La copertina, disegnata da Alberto Martini, cambiava di volta in volta colore. Il costo di ogni fascicolo era di 1 lira per l’Italia e di 1,5 lire per l’estero, mentre l’abbonamento annuo costava 10 lire per l’Italia e 15 per l’estero.

La politica della rivista era annunciata fin dal primo numero: “Poesia pubblica solamente versi inediti”.

Il primo numero di “Poesia”
Il primo numero di «Poesia», febbraio 1905.
Poesia, 1908
Il numero 5 del giugno 1908.

Una rivista internazionale

«Poesia» fu una vera rivista internazionale, con componimenti in italiano, francese, inglese, tedesco, spagnolo. Furono perfino pubblicati stornelli malesi, poesie della tribù dei Dakota e tanke giapponesi (tradotti in italiano).

I contributi italiani provenivano da vari autori, fra cui i futuristi Marinetti, Paolo Buzzi, Corrado Govoni, Enrico Cavacchioli, Libero Altomare (pseudonimo deciso da Marinetti per Remo Mannoni) e Aldo Palazzeschi, ma vi comparvero anche Trilussa, Giovanni Pascoli, Ada Negri e il già citato d’Annunzio.

Dall’estero la rivista pubblicò testi non solo da paesi europei, ma anche da una larga fetta del pianeta:

  • Gustave Kahn (poeta e scrittore francese)
  • Jean Cocteau (artista francese versatile, fu poeta, saggista, drammaturgo, sceneggiatore, disegnatore, scrittore, librettista, regista e attore)
  • Émile Verhaeren (poeta belga)
  • Salvador Rueda (poeta spagnolo)
  • Comtesse Mathieu de Noailles (poetessa e scrittrice francese di origini rumene e greche)
  • Jean Moréas (poeta greco, che scriveva in francese)
  • Petros Zitouniatis (poeta, scrittore e giornalista greco)
  • Benno Geiger (storico e scrittore austriaco)
  • Paul Althof (pseudonimo della scrittrice austriaca Alice Pollak-Gurschner)
  • Richard Dehmel (poeta e scrittore tedesco)
  • Isabelle Kaiser (scrittrice svizzera)
  • John Edward Masefield (poeta e scrittore inglese)
  • Douglas Goldring (scrittore e giornalista inglese)
  • Arthur Symons (poeta e critico britannico)
  • William Butler Yeats (poeta e scrittore irlandese)
  • Hélène Vacaresco (Elena Văcărescu, poetessa e scrittrice polacca)
  • Bogusław Adamowicz (poeta e scrittore polacco)
  • Silvije Strahimir Kranjčević (poeta croato)
  • Maurizio Jókai (Mór Jókai, romanziere ungherese)
  • Alexandre Macedonski (Alexandru Macedonski, poeta, scrittore, drammaturgo e pubblicista rumeno)
  • Branko Radičević (scrittore serbo)
  • Valère Brussov (in realtà Valerij Jakovlevič Brjusov, poeta russo)
  • Dr. Abdullah Djevdet Bey (politico, filosofo, poeta, giornalista, editore e oftalmologo turco)
  • Carlos Magalhães de Azeredo (poeta e scrittore brasiliano)
  • Fred G. Bowles (poeta americano)
  • Stuart Merrill (poeta americano)
Gustave Kahn
Gustave Kahn (1859-1936)
Isabelle Kaiser
Isabelle Kaiser (1866-1925)
Valerij Jakovlevič Brjusov
Valerij Jakovlevič Brjusov (1873-1924)

Non solo poesia

La rivista non si limitò alla mera pubblicazione di componimenti poetici, ma offrì ai lettori anche rubriche di varia natura.

I medaglioni. Furono omaggi per celebrare poeti e autori, con ritratto stilizzato in bianco e nero del personaggio, fra cui Carducci, Pascoli, Térésah (pseudonimo di Corinna Teresa Ubertis), Edmondo De Amicis, lo stesso Marinetti, Gustave Kahn.

Le inchieste internazionali. «Poesia» lanciò tre inchieste, che raccolsero contributi da vari autori. La prima fu pubblicata nel primo numero, a febbraio 1905.

La prima inchiesta di «Poesia»

Poesia rivolge al pubblico dei suoi lettori le seguenti domande:

  1. Qual è il vostro giudizio sul modo con cui il ministro Orlando ha creduto onorare Giosuè Carducci?
  2. In quale modo migliore vi pare che il popolo italiano possa dimostrare al suo grande poeta nazionale la fervida ammirazione e il rispetto che ha per lui?

L’inchiesta internazionale sulla bellezza della donna italiana

Apparve nel numero 3 dell’aprile 1905.

I grandi poeti d’ogni tempo e di ogni nazione, dal Petrarca al Goethe, dal Byron al Lamartine, hanno cantato in versi immortali la sovrana bellezza della donna italiana.

Ci è parso quindi nobile e adatto ai molteplici aspetti di POESIA indagare quali sensazioni estetiche questa bellezza ispiratrice abbia suscitato nell’animo dei poeti stranieri contemporanei.

A questo fine abbiamo rivolto ai maggiori poeti e letterati d’Europa la seguente domanda: Veuillez nous dire en vers ou en prose ce que vous pensez de la beauté inspiratrice de la femme italienne en ajoutant vos impressious inédites et vos souvenirs personnels.

L’inchiesta internazionale sul verso libero

Fu lanciata nel numero 9 dell’ottobre 1905.

Poiché le ultime riforme ritmiche, e metriche compiute o tentate nella poesia italiana, accennano a generar confusione nei cultori meno esperti d’arte poetica, abbiamo pensato d’interrogare le persone più competenti, affinché la loro parola serva a chiarire le ragioni e le forme delle ultime libertà tecniche in poesia. La nostra rivista dunque rivolge ai maggiori poeti d’Italia le seguenti domande:

  1. Quali sono le vostre idee intorno alle più recenti riforme ritmiche e metriche introdotte nella nostra letteratura poetica?
  2. Quali sono le vostre idee pro o contro il così detto verso libero in Italia, derivato dal vers libre francese che Gustave Kahn ha creato in Francia?

E perché la discussione sia più vasta e più concludente, Poesia rivolge ai maggiori poeti e critici di Francia e d’Europa la seguente domanda:

Que pensez-vous du vere libre?

I concorsi letterari: la rivista bandì una serie di concorsi, non limitati ai componimenti poetici. Nel numero 10-11 di novembre-dicembre 1905, per esempio, furono annunciati ben 3 concorsi:

  1. studio critico in lingua italiana sull’opera poetica di Giovanni Pascoli (1000 lire di premio)
  2. volume di versi italiani (al vincitore il 50% delle vendite del libro)
  3. poesia inedita, concorso internazionale, accettava poesie in italiano, francese, spagnolo, tedesco e inglese (1000 lire di premio). Questo concorso fu vinto da Giosuè Borsi.

Il primo concorso fu bandito già dal primo numero della rivista, e metteva in palio 500 lire. Era riservato agli abbonati e verteva sulla miglior poesia in lingua italiana. Il concorso fu vinto da Paolo Buzzi.

Nel numero 1-2-3-4 di febbraio-maggio 1907 fu bandito un concorso per un romanzo italiano inedito, riservato agli abbonati, con in palio 3000 lire. Il romanzo prescelto, ma non premiato, fu La mia statua di Berardo Sbraccia.

Il numero 1-2 del febbraio-marzo 1909 ospitò il Manifesto del Futurismo, nelle due versioni francese e italiana.

5 anni di «Poesia»

La rivista, nata nel febbraio 1905, concluse la sua avventura poetica ed editoriale con il numero dell’agosto-ottobre 1909: 5 anni di pubblicazioni e 31 numeri complessivi.

«Poesia» non uscì mese per mese ogni anno, bensì alcuni numeri comprendevano due, tre e anche quattro mensilità:

  • 1905: 10 fascicoli
  • 1906: 4 fascicoli
  • 1907: 3 fascicoli
  • 1908: 11 fascicoli
  • 1909: 3 fascicoli
Poesia, 1908
Il numero 10 del novembre 1908