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“Carissimo Bètuda…”

“Carissimo Bètuda…”

“Carissimo Bètuda…” contiene le 25 “Lettere a un poeta futurista”, che Marinetti inviò a Mario Bétuda, ossia Umberto Medici (1876-1943), giornalista, poeta, appassionato di enigmistica.

Il breve carteggio, di cui sono riportate anche le riproduzioni fotografiche, copre il periodo dal 1909 al 1919, a cui si aggiunge una missiva inviata da Bètuda a Luciano Folgore del 1912.

Il volume è arricchito di alcuni componimenti futuristi e tavole parolibere di Mario Bètuda, alcuni suoi articoli (fra il 1912 e il 1914) su «Il Messaggero Egiziano» – un quotidiano che apparve ad Alessandria d’Egitto fra il 1875 e il 1930 – e una breve biografia della figlia e la riproduzione fotografica del volumetto di versi Fiori d’efèmero del 1899.

Scopri l’opera

Estratto di “Carissimo Bètuda…”

Premessa

L’epistolario che pubblichiamo è a senso unico; si tratta di venticinque lettere inviate da Filippo Tommaso Marinetti a Mario Bètuda (una tra queste è di Decio Cinti, ma si tratta di un comunicato concordato con il fondatore del Futurismo); mancano del tutto, invece, le lettere di Bètuda che non sono conservate negli archivi finora noti e disponibili.

Quasi tutte sono prive di data, ma la sequenza cronologica si può ricostruire sulla base delle informazioni che vi sono contenute; si va dalla prima, assegnabile al 1909 e si arriva alle ultime due del 1919. Nel 1910 le lettere sono tre e il 1911 è l’anno in cui abbiamo il maggior numero di missive, sei; tre nel 1912, una solamente nel 1913, tre nel 1914, una fra il 1915 e il 1916 e cinque nel 1917.

Le prime, su carta intestata di “”Poesia. Rassegna Internazionale”, sono scritte dalla casa di Milano in Via Senato 2, dove nell’ottobre-novembre del 1908 fu steso il testo del Manifesto e Fondazione del Futurismo, pubblicato in Italia e a Parigi nel febbraio del 1909. Le successive sono state scritte nella “casa rossa” di Corso Venezia 61, sempre a Milano, dove Marinetti ha abitato dal 1912 fino alla metà degli anni ’20, prima del trasferimento a Roma.

Nel 1917 le lettere sono scritte dal fronte e dall’ospedale di Milano dove Marinetti era ricoverato in seguito alle ferite riportate nel combattimento al Monte Kuk; nel 1919 egli scrive di nuovo da casa.

Seguono alcune con l’intestazione, sempre in rosso: Movimento Futurista diretto da F. T Marinetti – Milano Corso Venezia 61

Alcune sono contraddistinte dal motto, in rosso: Marciare non marcire, ideato da Marinetti nel 1915 e fatto proprio in seguito dagli arditi e dai fascisti.

Lettera I

[1909]

Carissimo Mario Bètuda,

Aspetto i vostri due articoli del Messaggero con la curiosità intellettuale che destano in me tutti i prodotti del vostro forte e modernissimo ingegno. Mandatemi i vostri versi, e unite una vostra fotografia perché io possa farne trarre la maschera da pubblicare in Poesia. È bene inteso che il prossimo numero conterrà alcune delle poesie che mi manderete. Un abbraccio affettuoso dal vostro F T Marinetti

  • “Carissimo Bètuda…”
  • Canova Edizioni
  • 2019
  • 144 pagine
  • Euro 24
  • Lettere donate
  • Premessa
  • Introduzione
  • Marinetti – Lettere a Mario Bètuda
  • Mario Bètuda – Antologia di opere futuriste
  • Mario Bètuda giornalista
  • Sonia Medici Valente
  • Umberto Medici – Fiori d’efèmero