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Manifesti del Futurismo – 4 volumi

Manifesti del Futurismo – 1° volume

Nel 1919, per la “Raccolta di breviari intellettuali” – in cui Marinetti aveva già pubblicato due volumi: la traduzione delle poesie di Mallarmé e una scelta di suoi componimenti – appaiono i 4 volumi dei Manifesti del Futurismo.

I breviari, veri volumi tascabili, furono pensati per i soldati in trincea e misuravano 9,5×6 centimetri.

Manifesti del Futurismo – 4 volumi

Al terzo volume era annessa la tavola della “Sintesi futurista della guerra”.

“Sintesi futurista della guerra”Autori dei Manifesti del Futurismo

  1. Il 1° volume, 234 pagine (numero 168 della collana), contiene testi di Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Giacomo Balla, Gino Severini e Francesco Balilla Pratella.
  2. Il 2° volume, 227 pagine (numero 169 della collana), contiene testi di Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Giacomo Balla, Gino Severini, Valentine de Saint-Point e Francesco Balilla Pratella.
  3. Il 3° volume, 204 pagine (numero 170 della collana), contiene testi di Guillaume Apollinaire, Carlo Carrà, Umberto Boccioni, Luigi Russolo, Aldo Palazzeschi, Félix MacDelmarle, Enrico Corradini, Bruno Settimelli, Cristopher R.W. Nevinson.
  4. Il 4° volume è il numero 192 della collana.

Scopri l’opera

Incipit dei Manifesti del Futurismo

Il Teatro di varietà

Abbiamo un profondo schifo del teatro contemporaneo (versi, prosa e musica) perché ondeggia stupidamente fra la ricostruzione storica (zibaldone o plagio) e la riproduzione fotografica della nostra vita quotidiana; teatro minuzioso, lento, analitico e diluito, degno tutt’al più dell’età della lampada a petrolio. Il Futurismo esalta il teatro di varietà perché:

1. Il Teatro di Varietà, nato con noi dall’elettricità, non ha fortunatamente, tradizione alcuna, né maestri, né dogmi, e si nutre di attualità veloce.

2. Il Teatro di Varietà è assolutamente pratico, perché si propone di distrarre e divertire il pubblico con degli effetti di comicità, di eccitazione erotica o di stupore immaginativo.

3. Gli autori, gli attori e i macchinisti del Teatro di Varietà hanno una sola ragione d’essere e di trionfare: quella d’inventare incessantemente nuovi elementi di stupore. Da ciò, l’impossibilità assoluta di arrestarsi e di ripetersi, da ciò una emulazione accanita di cervelli e di muscoli, per superare i diversi records di agilità, di velocità, di forza, di complicazione e di eleganza.

4. Il Teatro di Varietà, solo, utilizza oggi il cinematografo, che lo arricchisce d’un numero incalcolabile di visioni e di spettacoli irrealizzabili (battaglie, tumulti, corse, circuiti d’automobili e d’aeroplani, viaggi, transatlantici, profondità di città, di campagne, d’oceani e di cieli).

5. Il Teatro di Varietà, essendo una vetrina rimuneratrice d’innumerevoli sforzi inventivi, genera naturalmente ciò che io chiamo il meraviglioso futurista, prodotto dal meccanismo moderno. Ecco alcuni elementi di questo meraviglioso: 1. caricature possenti; 2. abissi di ridicolo; 3. ironie impalpabili e deliziose; 4. simboli avviluppanti e definitivi; 5. cascate d’ilarità irrefrenabili; 6. analogie profonde fra l’umanità, il mondo animale, il mondo vegetale, e il mondo meccanico; 7. scorci di cinismo rivelatore; 8. intrecci di motti spiritosi, di bisticci e d’indovinelli che servono ad aerare gradevolmente l’intelligenza; 9. tutta la gamma del riso e del sorriso per distendere i nervi; 10. tutta la gamma della stupidaggine, dell’imbecillità, della balordaggine e dell’assurdità, che spingono insensibilmente l’intelligenza fino all’orlo della pazzia; 11. tutte le nuove significazioni della luce, del suono, del rumore e della parola, coi loro prolungamenti misteriosi e inesplicabili nella parte più inesplorata della nostra sensibilità;

  • Manifesti del Futurismo – 4 volumi
  • Istituto Editoriale Italiano
  • 1919
  • 234, 227, 204, ? pagine
  • Lire 8

III volume

  • Marinetti: Il Teatro di varietà
  • Guillaume Apollinaire: L’antitradizione futurista
  • Carrà: La pittura dei suoni, rumori e odori
  • Marinetti, Boccioni, Carrà, Russolo: Programma politico futurista
  • Palazzeschi: Il controdolore
  • A.F. Delmarle: Manifeste futuriste contre Montmartre
  • Marinetti: Lettera aperta al futurista Mac Delmarle
  • Marinetti: Abbasso il tango e Parsifal!
  • Corradini, Settimelli: Pesi, misure e prezzi del genio artistico
  • Marinetti: Lo splendore geometrico e meccanico e la sensibilità numerica
  • F.T. Marinetti, R.W. Nevinson: Contre l’art anglais – Manifeste futuriste
  • A. Sant’Elia: L’architettura futurista
  • G. Balla: Il vestito antineutrale
  • Marinetti: In quest’anno futurista