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Zang Tumb Tuuum

Zang Tumb Tuuum

Siamo nel 1914 e Marinetti dà alle stampe quello che viene considerato non solo il primo libro parolibero, ma anche il primo libro d’artista della storia.

Zang Tumb Tuuum, che in copertina riporta il titolo errato Zang Tumb Tumb, non è infatti da considerare un libro nel senso tradizionale del termine: per le sue libertà tipografiche, vera espressione del futurismo di Marinetti e della sua originalità di scrittore e poeta, possiamo definirlo un libro esperienziale, dove intervengono suoni e immagini a dare vividezza, sonorità e tridimensionalità alla narrazione.

Marinetti sfrutta lo spazio della pagina per liberare la sua energia creativa e la sua espressività artistica: grassetti e maiuscole a intensificare onomatopee e parole, spazi a separare frasi, parole in insolite combinazioni a creare geometrie.

E ancora segni matematici, trattini a unire parole per creare immagini e dare al testo potenza visiva, come i “villaggi-aerei-fumanti-carbonizzati”.

Che dire, poi, del crescendo di maiuscole, a imitazione di un suono via via più forte, squillante, assordante?

Zang Tumb Tuuum contiene anche un inserto: la “Carta sincrona dei rumori colori immagini odori speranze voleri energie nostalgie tracciata dall’aviatore Y.M.”.

L’ispirazione per Zang Tumb Tuuum

Il sottotitolo è “Adrianopoli ottobre 1912 – Parole in libertà”. A ispirare il libro è l’assedio di Adrianopoli, durato dalla metà del novembre 1912 al 26 marzo 1913.

Marinetti in quel periodo è corrispondente di guerra per conto del giornale «L’Intransigeant» e nell’ottobre 1912 si trova a Kirk Kilisse, della cui sconfitta parlerà in Zang Tumb Tuuum.

Il poeta declamò alcune parti del libro in varie città italiane (Roma, Pisa, Firenze, Bologna) ed europee (Berlino, Rotterdam, Delft, Parigi, Bruxelles, Londra).

Scopri l’opera

Incipit di Zang Tumb Tuuum

Correzione di bozze + desiderî in velocità

Nessuna poesia prima di noi
colla nostra immaginazione senza fili parole in libertà vivaaaaAAA il FUTURISMO finalmente finalmente finalmente finalmente finalmente
FINALMENTE
POESIA NASCERE
treno treno treno treno tren tron tron tron (ponte di ferro: tatatluuuntlin) sssssssììì ssììssìì ssììssssìììì
treno treno febbre del mio treno express-express-expressssssss press-press press-press-press-press-press-press-press-press-press-press-pressssssss punzecchiato dal sale marino aromatizzato dagli aranci cercare mare mare mare balzare balzare rotaie rotttttaie balzare roooooottttaie roooooooottaie (GOLOSO SALATO PURPUREO FALOTICO INEVITABILE INCLINATO IMPONDERABILE FRAGILE DANZANTE CALAMITATO), spiegherò queste parole voglio dire che cielo mare montagne sono golosi salati purpurei ecc. e che io sono goloso salato purpureo ecc. tutto ciò fuori di me ma anche in me totalità simultaneità sintesi assoluta = superiorità della mia poesia su tutte le altre stop Villa San Giovanni
cattura + pesca + ingoiamento del treno-pescecane immagliarlo spingerlo nel ferry-boat-balena partenza della stazione galleggiante solidità del mare di quercia piallata indaco ventilazione (INSENSIBILE QUOTIDIANO METODICO SERICO IMBOTTITO METALLICO TREPIDANTE RITAGLIATO IMPACCHETTATO CESELLATO NUOVO) accensione di un veliero = lampada a petrolio + 12 paralumi bianchi + tappeto verde + cerchio di solitudine serenità famiglia
metodo d’un secondo veliero prua lavorare al tornio il metallo del mare
trucioli di schiuma abbassassi della temperatura = 3 ventagli al disopra dei Monti Calabri (AZZZZZZURRRRRRO LENTO INDULGENTE SCETTICO)
Macerie di Messina nello stretto
terremoto di muraglie-fango sentire il mare come una somma di pesi diversi navigare = addizione 200.000 blocchi travi funi barili (pluuuum) + milione sacchi bleu soffitti fradici porte verdi carrozzelle gialle + 2.000 gravidanze a vapore tataplumplum flac flac contro la prua-ventre tenere in bocca tutto mare TONDO = nuotatore giocoliere + piatto porcellana (6 Km. diametro) fra denti
LUNA (GIALLO VECCHIO)
a
picco
sussulti bianchezza ronzii nascita esasperazione di 4 globi elettrici sospesi sul treno fermo in stazione galleggiante del ferry-boat
LUNA (LATTE SPORCO)
a
picco
luce sufficiente correggere bozze del mio libro su Adrianopoli
no no nausea presenza
della città assediata nello stretto voltare le spalle a Messina-Mustafù-Pascià
affastellamento graduato di Villa San Giovanni ruzzolare di 8 lampade elettriche nel mare a destra 2a cascata di fuochi bianchi Reggio sotto miei piedi-stiva-chiglia 1000 m. profondità centro dello stretto fogna vulcanica aperta 5 anni fa possibili stiramenti dell’intestino terrestre

  • Zang Tumb Tuuum
  • Edizioni futuriste di “Poesia”
  • 1914
  • 228 pagine
  • Lire 3
  • Distruzione della sintassi – Immaginazione senza fili – Parole in libertà
    • La sensibilità futurista
    • Le parole in libertà
    • Morte del verso libero
    • L’immaginazione senza fili
    • Morte dell’Io letterario – Materia e vita molecolare
    • Aggettivo semaforico – Aggettivo-faro o Aggettivo-atmosfera
    • Verbo all’infinito
    • Onomatopee e segni matematici
    • Rivoluzione tipografica
    • Lirismo multilineo
    • Ortografia libera espressiva
  • (Zang Tumb Tuuum)
    • Correzione di bozze + desiderî in velocità
    • Mobilitazione
    • Corrispondenti di guerra e aviatori
    • Battaglia sotto vetro-vento
    • Forte Cheittam-Tèpè
    • Hadirlik quartier generale turco
    • Ponte
    • Contrabbando di guerra (Rotterdam)
    • Treno di soldati ammalati
    • Bombardamento
  • Manifesto tecnico della letteratura futurista
  • Supplemento al Manifesto tecnico della letteratura futurista
  • Battaglia peso + odore