Una versione differente di quest’antologia di testi apparve per la prima volta in francese nel 1911 con il titolo Le Futurisme, per l’editore parigino E. Sansot et C.ie.
La versione italiana, uscita nel 1915 con il titolo Guerra sola igiene del mondo, fu pubblicata, come scritto in copertina, per propaganda.
I contenuti dell’edizione francese sono tuttavia differenti dai testi italiani. Scompaiono il capitolo su Mafarka e altri 7 capitoli. Soltanto 9 testi combaciano (anche se “Ce qui nous sépare de Nietzsche” diventa “Contro i Professori”).
Manca infine la parte delle “Aggiunte” coi due capitoli, ma c’è la parte “Manifestes et Proclamations futuristes” con 7 manifesti e un’intervista finale per il giornale «Temps».
In breve l’edizione francese ha soltanto 11 capitoli (numero magico per Marinetti), rispetto ai 17 della versione italiana.
Ma, appunto, Guerra sola igiene del mondo è un’opera di propaganda, pensata più in termini guerreschi che futuristi.
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Incipit di Guerra sola igiene del mondo
Prime battaglie futuriste
Il giorno 11 ottobre 1908, dopo aver lavorato per 6 anni nella mia rivista internazionale Poesia per liberare dai ceppi tradizionali e mercantili il genio lirico italiano minacciato di morte, sentii ad un tratto che gli articoli, le poesie e le polemiche non bastavano più. Bisognava assolutamente cambiar metodo, scendere nelle vie, dar l’assalto ai teatri e introdurre il pugno nella lotta artistica.
I miei amici poeti Paolo Buoni, Corrado Govoni, Enrico Cavacchioli, Armando Mazza, Luciano Folgore, cercavano con me una parola d’ordine. Esitai un momento fra le parole Dinamismo e Futurismo. Il mio sangue italiano balzò più forte quando le mie labbra inventarono ad alta voce la parola Futurismo. Era la nuova formula dell’Arte-azione e una legge d’igiene mentale. Era una giovane bandiera rinnovatrice, antitradizionale, ottimistica, eroica e dinamica, che si doveva inalberare sulle rovine del passatismo (stato d’animo statico, tradizionale, professorale, pessimistico, pacifista, nostalgico, decorativo ed esteta).
Il 20 febbraio 1909 io pubblicai nel Figaro il celebre Manifesto del Futurismo. Fu la miccia accesa della nostra grande ribellione contro il culto del passato, la tirannia delle accademie e la bassa venalità che schiacciano la letteratura contemporanea. Tutti conoscono l’uragano di polemiche e le raffiche d’ingiurie e d’entusiastici applausi che accolsero quel Manifesto.
Devo dire, tuttavia, che moltissimi di coloro che c’ingiuriarono, non compresero mai nulla, assolutamente, della violenza lirica ed alquanto sibillina di quel gran grido rivoluzionario.
Per fortuna, fra i giovani, ciò che non era stato compreso dal cervello, era stato indovinato dal sangue.
Al sangue, infatti, della razza italiana, noi ci eravamo rivolti, ed esso appunto ci rispose con le ventiduemila adesioni entusiastiche da noi raccolte in un mese. Quasi tutte adesioni di giovani fra i 20 e i 30 anni! E posso dichiarare qui, con legittimo orgoglio, che tutti gli studenti d’Italia furono quasi sempre con noi!
Il nostro movimento andò allargandosi ogni giorno di più, conquistando tutti gli ambienti letterari ed artistici del mondo intero. — I pittori futuristi Boccioni, Carrà, Russolo, Balla, Severini, si unirono ai poeti futuristi, e poco dopo avemmo la gioia di poter lanciare il Manifesto della Musica futurista di Balilla Pratella, bel grido di ribellione contro i Conservatorii, la tirannia degl’Editori e contro la forma mercantile e stupidamente convenzionale del melodramma italiano.
- Guerra sola igiene del mondo
- Edizioni futuriste di “Poesia”
- 1915
- 162 pagine
- Lire 2
- Prime battaglie futuriste
- Battaglie di Trieste
- “Mafarka il Futurista”
- La Divina Commedia è un verminaio di glossatori
- La Battaglia di Venezia
- Proclama futurista agli Spagnuoli
- Discorso futurista agl’Inglesi
- Contro Roma passatista
- Trieste, la nostra bella polveriera
- La guerra, sola igiene del mondo
- Contro l’amore e il parlamentarismo
- L’Uomo moltiplicato e il Regno della Macchina
- Noi rinneghiamo i nostri maestri simbolisti ultimi amanti della luna
- Contro i Professori
- La voluttà d’esser fischiati
- Nascita di un’estetica futurista
- La guerra elettrica
AGGIUNTE
- In quest’anno futurista
- Movimento politico futurista