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La mummia che sanguinava

La mummia che sanguinava

La mummia che sanguinava è la prima edizione italiana, uscita nel 2021 per la traduzione di Camilla Scarpa, dell’opera La momie sanglante che Marinetti pubblicò in francese nel 1904.

Dopo oltre un secolo dalla sua pubblicazione possiamo leggere questo breve poema marinettiano il cui titolo, macabro e funereo, sembra non addirsi a un matrimonio.

Marinetti era legato all’Egitto, suo luogo di nascita, che ricordò sia nella raccolta Il fascino dell’Egitto del 1933 sia nel memoriale Una sensibilità italiana nata in Egitto pubblicato postumo, ma scritto intorno al 1942.

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Incipit de La mummia che sanguinava

L’amore non muore mai, a volte ritorna: la storia e la (presunta) maledizione de “La mummia che sanguinava”

di Guido Pautasso

Firenze, domenica 10 gennaio 1904, sul far della sera. Al banchetto nuziale di Guglielmo Anastasi e Marta Siccoli, Filippo Tommaso Marinetti declamò nell’imbarazzo generale La monile sanglante (qui tradotta da Camilla Scarpa e pubblicata per la prima volta in italiano con il titolo La mummia che sanguinava), epitalamio dall’«angoisse voluptueuse» appositamente composto per celebrare il fausto evento. Gli invitati al convito al solo sentir pronunciare il titolo del componimento rimasero sconvolti dalla scelta macabra e lo definirono senza esitazione funereo, ma furono subito zittiti e redarguiti dall’autore che dichiarò di essersi ispirato all’usanza degli antichi Egizi che non celebravano feste senza che vi fosse un emblema che alludesse alla brevità della vita. Per questo il canto nuziale era stato impregnato «d’aromi funebri» e di palpitanti desideri trasformando l’opera tetra nel trionfo scabroso dell’incontro tra Eros e Thanatos.

Firenze, 10 gennaio 1904

Nel fausto giorno del suo matrimonio con
M.lle Marthe Siccoli
dedicandoglielo, offro in dono al mio caro
amico
Guglielmo Anastasi

“La mummia che sanguinava”, questa composizione impregnata d’aromi funebri e palpitante di desiderio come un roseto scaldato dal sole, affinché egli, al banchetto trionfale celebrato in onore della sua radiosa giovinezza, osi levare più in alto di tutti il calice dell’Amore, incastonato d’astri, e brindare arditamente alla Morte, traendo ispirazione dalla finezza propria degli antichi Egizi, “che non concepivano convito alcuno senza un cranio scheletrito, o, in ogni modo, senza un emblema qualsiasi della brevità della vita”.

F.T.M.

Ilaï

Oh! Com’è greve qui l’aria! Soffoco!… e queste bende di piombo, chi me ne libererà? (apre gli occhi) Ah! Sei tu, o candida Luna! Sorella mia, sei tu ad avermi ridestato? Grazie, o Luna! Eccomi, vengo a te!… Aspettami! Ma, ahimè, sono così languida e molle! Dove mi trovo? L’aria che mi circonda è meravigliosamente opalina e punteggiata d’oro bluastro, è quasi liquida! E i miei piedi calpestano una sabbia umida e levigata.

Oh! Ditemelo, Luna, mi trovo nelle profondità tra i flutti del fiume? Forse cammino sulle gemmee sabbie del Nilo!…

  • La mummia che sanguinava
  • Aspis Edizioni
  • 14 dicembre 2021
  • 56 pagine
  • Euro 7
  • L’amore non muore mai, a volte ritorna: la storia e la (presunta) maledizione de “La mummia che sanguinava” di Guido Pautasso
  • La mummia che sanguinava