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Scatole d’amore in conserva

Scatole d’amore in conserva

Scatole d’amore in conserva, breve antologia del 1927, è stata illustrata da Ivo Pannaggi (1901-1981), con copertina e fregi realizzati da Carlo Alberto Petrucci (1881-1963).

Tutti i racconti eccetto uno (“Grande albergo del pericolo”) sono già apparsi in precedenti pubblicazioni:

  • “Consigli ad una signora scettica”: con il titolo “Il negro” ne Gli amori futuristi
  • “Cuori complicati”: è il capitolo “La donna e la complicazione” del romanzo futurista Come si seducono le donne
  • “Cacce arabe”: con il titolo “Un ruffiano arabo” ne Il delizioso pericolo
  • “Matrimonio ad aria compressa”: con il titolo “L’uva matura” ne Gli amori futuristi
  • “Una favolosa indigestione”: brano tratto dall’Atto III di Re Baldoria (dialogo di Fra Trippa)

La presentazione, una sorta di autobiografia, eccetto l’ultima parte era già apparsa in Marinetti e il Futurismo.

A inizio libro è presente un autoritratto futurista di Marinetti, che vuole celebrare la nascita della figlia Vittoria, nata il 28 giugno 1927.

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Incipit di Scatole d’amore in conserva

Consigli ad una signora scettica

Cara amica, mi domandate un consiglio per guarire la vostra incurabile noia? Non è facile in verità: se non foste stata mia amante, vi proporrei di amarmi in uno dei mille fantasiosi letti di lirismo-pericoloso che io so predisporre sotto i nervi delle donne. Ma io non posso interessarvi più, eroticamente. Voi da assaggiatrice di maschi quale siete, ricchissima, sfaccendata, vedova amorale, avete ormai bevuto come tuorli d’uova gli uomini più originali d’Europa. Vi consiglio di attraversare l’Oceano in cerca di maschi esotici e di notti d’amore veramente emozionanti.

Esiste nella Florida una piccola cita che si chiama Kuroo dove i negri sono di una bellezza sorprendente. Fortissimi, muscolosi ma agili e senza le esuberanze massicce della loro razza.

Desiderano golosamente le donne bianche ed in particolar modo le bionde un po’ fragili, delicate come voi.

La carne del vostro corpo trentenne, elastica benché intrisa di carezze e pettinata da troppi spasimi roventi, è capace certamente di suscitare nei più bei negri di Kuroo il desiderio di morire per voi. Sì, di morte, poiché i negri, odiati e sorvegliati dai bianchi nella Florida, pagano sempre con la morte i loro rarissimi accoppiamenti colle donne bianche.

Io vi vedo già sporgervi la sera al balconcino della vostra bungalow che, all’orlo della città, succhia le verdi mammelle fronzute della foresta occhiuta di stelle e la sua ninna-nanna d’insetti friggenti.

Caldo soffocante. Seminuda e bianchissima nella vostra lieve camicia. Odorano tanto le vostre braccia nude?

No! Sono le gaggie del giardino che gareggiano coi garofani delle vostre ascelle. Lampo dei vostri denti fra le labbra carnose, inquiete. Morbida noia nera dei vostri occhi naviganti, nell’avventura dorata dei capelli. Acre lana pesante del vento e del vostro affanno.

Ecco Kam-Rim, negro bellissimo, figlio di un ricco padrone di fattorie. Passa e ripassa davanti alla vostra bungalow con passi agili, a scatti scivolanti, cauti. Veste all’europea. Quasi. Pantaloni e fasce kaki, camicia di seta e cravatta rosso scuro. Lancia a voi, a voi, occhiate precise ma languide bianco-e-nero lucenti sotto il sombrero kaki.

Ogni sera voi vi affacciate ed egli passa e ripassa. Fategli segno di entrare quando farà buio e via i pregiudizi sulle razze e la ferocia dei negri.

  • Scatole d’amore in conserva
  • Edizioni d’arte Fauno
  • 1927
  • 96 pagine
  • Lire 4
  • Autoritratto
  • Consigli ad una signora scettica
  • Cuori complicati
  • Cacce arabe
  • Matrimonio ad aria compressa
  • Una favolosa indigestione
  • Grande albergo del pericolo