100 anni di trasmissioni radio: 1924-2024
Il 6 ottobre scorso è stato il centenario della prima trasmissione radiofonica in Italia. Proprio a partire da quell’ottobre del 1924 Luciano Folgore inizia una rubrica umoristica di parodie alla radio: Il grammofono della verità.
La prima collaborazione di Marinetti con la radio si avrà il 6 gennaio 1929, quando il poeta combattente declamerà da Radio Milano la Battaglia di Adrianopoli.
Dalle sintesi teatrali alle sintesi radiofoniche
Gli scrittori che vollero rinnovare il teatro (Ibsen, Maeterlinck, Andrejeff, Paul Claudel, Bernard Shaw), non pensarono mai di giungere a una vera sintesi liberandosi dalla tecnica che implica prolissità, analisi meticolosa, lungaggine preparatoria.1
Il Futurismo, disse Marinetti, impose la sintesi-brevità, rivoluzionando il teatro. Era nato il Teatro Sintetico, in cui era abolita la logica e esaltata la sorpresa, in cui agivano personaggi reali e oggetti, il tutto condito da «miscele serio-comiche-grottesche»2.
Il concetto di sintesi è strettamente legato a quelli di simultaneità e dinamismo: liberarsi di un linguaggio ampolloso e raggiungere i lettori/spettatori grazie a un’immediatezza della brevità futurista.
Se etimologicamente sintesi proviene dal greco antico σύνϑεσις, ossia composizione, una combinazione di parti per formare un intero, la sintesi futurista non se ne discosta semanticamente: combina le linee essenziali dell’argomento.
Non sia vista, la sintesi futurista, come un mero riassunto, una bignamica opera per un pubblico pigro. Riduzione sì, ma a un livello mai concepito prima. Il Futurismo è il trionfo dell’attimo, così la sintesi futurista impone un ritmo dinamico, in cui analogie, concretezza e astrattismo e simboli extralinguistici celebrano la fulmineità dell’azione.
Nelle sintesi radiofoniche Marinetti – visto il nuovo mezzo di diffusione – affida ai suoni ai rumori alle note musicali il suo messaggio. Il poeta si libera anche delle parole, relegate alla “sceneggiatura”.
Così il paesaggio della prima sintesi è udito, non ammirato; la terza e la quinta sintesi sono dedicate al silenzio; la seconda si dipana fra Italia, Giappone e Americhe; mentre nella quarta il ritmo è dato da un alternarsi di rumori, note e silenzi.
La Radia: manifesto futurista del 1933
Possediamo oramai una televisione di cinquantamila punti per ogni immagine grande su schermo grande. Aspettando l’invenzione del teletattilismo, del teleprofumo e del telesapore, noi futuristi perfezioniamo la radiofonia destinata a centuplicare il genio creatore della razza italiana, abolire l’antico strazio nostalgico delle lontananze e imporre dovunque le parole in libertà come suo logico e naturale modo di esprimersi.
LA RADIA nome che noi futuristi diamo alle grandi manifestazioni della radio È ANCORA OGGI: a) realista, b) chiusa in una scena, c) istupidita da musica che invece di svilupparsi in originalità e varietà ha raggiunto una ributtante monotonia negra o languida, d) una troppo timida imitazione, negli scrittori d’avanguardia, del teatro sintetico futurista e delle parole in libertà.
Il “Manifesto futurista della radio”, a firma di Marinetti e Pino Masnata3, apparve sulla «Gazzetta del Popolo» il 22 settembre 1933, poi sulla rivista «Futurismo» l’1 ottobre e anche nel volume Il teatro futurista Sintetico del 1941.
Marinetti fu anche definito radiopoeta, poiché proprio in quell’anno l’attrice Teresa Franchini4 aveva declamato alcune sue poesie in un programma alla radio.
Nel manifesto comparve il termine radia, scritto con la desinenza femminile, poiché affiancato alle altre belle arti: musica, poesia, pittura, danza, architettura e cinematografia. E con la desinenza femminile fu pubblicato in francese , “Manifeste de la Radia futuriste”, in «COMOEDIA» il 15 dicembre 1933.
Le sintesi radiofoniche di Marinetti
Le 5 sintesi radiofoniche apparvero nel 1941 sul mensile del Sindacato nazionale «Autori e scrittori» e sul volume Il teatro futurista Sintetico, dello stesso anno.
1 – Un paesaggio udito
Il fischio del merlo invidioso del crepitio del fuoco finì per spegnere il pettegolezzo dell’acqua
10 secondi di sciacquio
1 secondo di crepitio
8 secondi di sciacquio
1 » » crepitio
5 secondi di sciacquio
1 » » crepitio
19 secondi di sciacquio
1 » » crepitio
25 secondi di sciacquio
1 » » crepitio
35 secondi di sciacquio
6 » » fischio di merlo
Ascolta “Un paesaggio udito”
2 – Dramma di distanze
11 secondi una marcia militare in Roma
11 secondi un tango danzato a Santos
11 secondi di musica giapponese religiosa suonata a Tokio
11 secondi di ballo campestre vivace nella campagna di Varese
11 secondi di partita di pugilato a New-York
11 secondi di rumorismo stradale in Milano
11 secondi di romanza napoletana cantata nell’albergo Capo Cabana di Rio de Janeiro5
Ascolta “Dramma di distanze”
3 – I silenzi parlano fra di loro
15 secondi di silenzio puro
Do re mi di flauto
8 secondi di silenzio puro
do re mi di flauto
29 secondi di silenzio puro
sol di pianoforte
Do di tromba
40 secondi di silenzio puro
Do di tromba
uè uè uè di pupo
40 secondi di silenzio puro
uè uè uè di pupo
11 secondi di silenzio puro
1 minuto di rrrrr di motore
11 secondi di silenzio puro
oooo stupito di bambina undicenne6
Ascolta “I silenzi parlano fra di loro”
4 – Battaglia di ritmi
Una lentezza prudente e paziente espressa con un tac tac tac di goccia d’acqua prima tagliata poi uccisa da
Una elasticità volante e arpeggiante di note sul pianoforte prima tagliata poi uccisa da
Una scampanellata di campanello elettrico prima tagliata e poi uccisa da
Un silenzio di tre minuti tagliato prima e poi ucciso da
Un affanno di chiave in serratura ta trum ta trac seguito da
Un silenzio di un minuto7
Ascolta “Battaglia di ritmi”
5 – La costruzione di un silenzio
1° Costruire un muro di sinistra con un rullo di tamburo (mezzo minuto)
2° Costruire un muro di destra con un trombettio – vocio – stridio automobilistico tramviario di capitale (mezzo minuto)
3° Costruire un pavimento con un borbottio d’acqua in tubi (mezzo minuto)
4° Costruire un soffitto terrazza con cip cip srsrcip di passeri e rondini (20 secondi)
Ascolta “La costruzione di un silenzio”
Fonti
- Beinecke Rare Book and Manuscript Library > Filippo Tommaso Marinetti papers (GEN MSS 130) > Series IV: Writings by Filippo Tommaso Marinetti > WRITINGS > “Sintesi Radiofoniche di F. T. Marinetti”
- F.T. Marinetti, Il teatro futurista Sintetico (dinamico – alogico – autonomo – simultaneo – visionico), Editrice CLET, 1941
- Giuliano Pasqualetto, “La sintesi futurista”, Appunti sul teatro di Marinetti & C., ottobre 1995
- “La Radia. Manifesto futurista dell’ottobre 1933” (Pubblicato nella “Gazzetta del Popolo”), in: AUTORI E SCRITTORI Anno VI n. 8, L’ARENGARIO Studio Bibliografico
- Selena Daly, Handbook of International Futurism, 2018
- Futurismo, Storia documetaria 1939-1941, Associazione librai antiquari d’Italia
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1 F.T. Marinetti, Il teatro futurista Sintetico (dinamico – alogico – autonomo – simultaneo – visionico), Editrice CLET, Napoli 1941, p. 4.
2 Ivi, p. 8.
3 Pino Masnata (4 agosto 1901 – 22 ottobre 1968), chirurgo, poeta, commediografo e radio-artista. Aderì a quello che venne definito secondo Futurismo.
4 Teresa Franchini (19 settembre 1877–11 agosto 1972), attrice teatrale e cinematografica e insegnante di recitazione. Nel 1922, nella sua compagnia, portò sulle scene il dramma di Marinetti Il tamburo di fuoco.
5 L’intera sintesi radiofonica è dedicata al numero magico di Marinetti: 11. Vedi la sintesi successiva.
6 Ritorna il numero 11, che Marinetti – come in altre opere – “nasconde” nella somma dei valori numerici: 15+8+29+40+40+11+1+11=155, la cui somma dà 11.
7 Anche in questa sintesi Marinetti, con abilità, è riuscito a nascondere il numero 11.
Sono un appassionato di opere di F.T. Marinetti e di Futurismo in generale. Nella vita scrivo articoli per blog, curo testi per siti aziendali e correggo bozze. Ho curato un aeropoema inedito di Marinetti.